Cigno

lunedì 20 dicembre 2010

La proposta di LA Udine sul PRGC

CONSIDERAZIONI PER UNA PROPOSTA RAGIONATA ED INTEGRATA PER IL NUOVO PRGC DI UDINE

1       INTRODUZIONE

Legambiente (LA) è da sempre presente nelle vicende ambientali della città, partecipando alle battaglie di maggior rilievo di questi anni (sulle discariche e la gestione dei rifiuti e le cave, in particolare) e ai dibattiti più vari su tutte le questioni che di volta in volta si propongono (mobilità, pedonalizzazione, politiche energetiche, uso del suolo e del territorio, tutela e promozione ambientale, ecc...), cercando sempre di coniugare questa presenza con la miglior partecipazione dei propri soci e dei cittadini e con la disseminazione dei contenuti di sostenibilità e compatibilità dello sviluppo nei propri seminari, dibattiti, convegni.
La predisposizione del nuovo PRGC, la vede, quindi, naturalmente chiamata in gioco e la sfida che LA vuole raccogliere è, dunque, intimamente legata alla sua storia e alle sue peculiarità di presenza e azione in città.

sabato 23 ottobre 2010

COMUNICATO STAMPA
Legambiente – Circolo di Udine

A PROPOSITO DEL PARCO FOTOVOLTAICO DELLA IFIM A S. GOTTARDO (UDINE)

In ordine alla prospettata realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici, presentato dalla ditta IFIM di Udine a S.Gottardo, denominato “simpri tal soreli” (!), per complessivi 1472 kWp Legambiente di Udine desidera fare alcune precisazioni e proposte per una discussione utile al caso specifico, ma, anche, alla definizione di un quadro generale di riferimento per l’affermazione di tutte le energie rinnovabili nel nostro comune.
Premesso che la diffusione delle energie rinnovabili, tutte incluse, compreso il fotovoltaico, è fondamentale per ridisegnare il modello energetico in Italia e a livello mondiale, va comunque precisato che non sempre e non dovunque, la realizzazioni di impianti è auspicabile e congruente; anche in questa Regione, infatti, abbiamo avuto già molti esempi di proposte impiantistiche fuori scala rispetto al territorio destinato ad ospitarle e rispetto alle risorse energetiche in grado di alimentarle.
Infatti, un modello energetico che fosse prevalentemente impostato sull’importazione di combustibili da lontano, avrebbe poche caratteristiche di sostenibilità e scarse probabilità di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dell’uso di energie fossili del 20%, come stabilito dalla Commissione Europea.
Per il fotovoltaico si pone, invece un problema forte di inserimento paesaggistico e di compatibilità e congruenza con la destinazione urbanistica delle aree ove l’impianto è proposto.
Ora, l’impianto della IFIM è posizionato esattamente dentro una porzione del Parco del Torre definita “Ambito di ripristino R.6” per il quale è prevista, fra l’altro, la ricostituzione dei boschi di golena e dei prati di golena, prevedendone anche la manutenzione, il risarcimento delle fallanze, la ripulitura, ecc. per almeno tre anni. Le norme del Parco prevedono la possibilità, per altro, di realizzare spazi attrezzati per attività sportive e ricreative e delle relative infrastrutture.
Trattandosi di un’area tutelata a fini ambientali, non sarebbero applicabili le procedure semplificate emanate recentemente dal Ministero dell’Ambiente con le linee guida per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Fatte queste premesse, Legambiente non può non evidenziare due aspetti fondamentali per una preliminare discussione sul tema:
1 E’ necessario che, proprio in vista del conseguimento degli obiettivi europei in materia energetica e climatica del 20-20-20 entro il 2020, il Comune adotti un regolamento che stabilisca criteri e parametri precisi di orientamento e guida alla realizzazione di impianti per la produzione e l’utilizzo di energia pulita (termica, elettrica e cinetica), che renda agevole agli operatori sapere se e come le loro proposte impiantistiche possono essere accolte, con quale grado di dimensionamento e per quale localizzazione. Un’iniziativa regolamentare, analoga a quella intrapresa dalla Provincia di Bolzano.
2 La ditta IFIM deve comunque procedere, prima dell’eventuale realizzazione dell’impianto, ad eseguire i ripristini previsti dal Piano del Parco del Torre, in modo da dare avvio concretamente a quel Parco che da troppi anni attende una svolta esecutiva che ne faccia l’altro grande polmone verde della città. Così facendo, la IFIM potrebbe ottenere (ancora) un vantaggio dalla realizzazione del parco fotovoltaico e dare, dopo tanti anni di pesante utilizzo di quel territorio, alla città un segno di concreta disponibilità a migliorare l’ambiente.
Udine, 15.10.10 Marino Visintini
Presidente Circolo di Udine di Legambiente

giovedì 14 ottobre 2010

Variazione programma

L'incontro di sabato 16 alle ore 10 sulla mobilità non si svolgerà in via Baldasseria Bassa, come precedentemente annunciato, ma in VIA PARTIDOR presso la NUOVA SEDE della SAF.
 

domenica 3 ottobre 2010

Fotovoltaico a San Gottardo

Riprendendo un lancio del GAZZETTINO di Mercoledì 22 Settembre 2010,
" ... UDINE - Il progetto di un impianto fotovoltaico su una superficie di 50mila metri quadri a San Gottardo sembra non dispiacere all’amministrazione comunale, che, per bocca dell’assessore Lorenzo Croattini, ha fatto sapere che la ritiene una soluzione da prendere in considerazione per quell’area, attualmente degradata."
Perplessità di alcune organizzazioni ambientaliste in quanto quello sarebbe il primo impianto del territorio comunale udinese. Non per il fotovoltaico in sé, ma per l’impatto paesaggistico che, quell’impianto potrebbe avere in quella precisa zona.
Come spiega Roberto Pizzutti, dell’associazione ambientalista WWF, «sull’eventuale realizzazione di un impianto fotovoltaico nell’area di San Gottardo, a sud della discarica, abbiamo perplessità di natura paesaggistica e, parzialmente, naturalistica. Inoltre, c’è da verificare la possibilità di fruizione». E non è tutto. L’area individuata dalla società proponente si trova nell’ambito del piano del parco del Torre. «L’attuale progetto di parco comunale - dice Pizzutti - prevede che sia fatto "il ripristino ambientale secondo le caratteristiche morfologiche e vegetazionali delle zone contermini" quindi con vegetazione magredile, con le essenze tipiche di questa tipologia. C'è da vigilare che con un’eventuale variante non si perda questa prescrizione». Croattini ha spiegato che, per la realizzazione dell’impianto, sarebbe necessaria una variante al piano del parco del Torreche prevede un ripristino a boschi golenali e prati stabili. Secondo Pizzutti, «i cittadini di San Gottardo si meritano, visto quanto hanno subìto negli anni, una realizzazione quanto più naturale possibile, e fruibile, non un’alta recinzione a prova di furto per proteggere dei pannelli fotovoltaici. Poi è importante il senso di ripristino naturalistico pensato con il progetto di parco comunale, che per essere sottoposto a variante, deve essere approvato dal comitato tecnico scientifico per i parchi e le riserve naturali. C'è da fare ancora questa considerazione - aggiunge Pizzutti -: se accetti di lasciar installare i pannelli fotovoltaici in un posto con queste caratteristiche, devi fare lo stesso su tutto l'ambito del Torre. Quindi l’eventuale variante dovrebbe avere anche un senso di giustizia. E ogni imprenditore vorrà avere la sua superficie». Per Pizzutti questo sarebbe «assurdo». Il referente del WWF rivela anche che, in un’area non molto distante da lì, «ad est di Laipacco, nel territorio comunale di Pradamano, mi risulta che sarebbe in itinere un altro progetto di impianto fotovoltaico».
Oggi il progetto di San Gottardo sarà all’attenzione della commissione Territorio. Per la variante serve l’ok del comitato tecnico regionale che si esprime solo se c’è una volontà precisa del consiglio comunale di procedere in questa direzione."

venerdì 17 settembre 2010

LEGAMBIENTE GETTA GLI OCCHI SUL TERRITORIO PER IL NUOVO PIANO REGOLATORE

Il Circolo di Udine di Legambiente, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Urbanistica del FVG, organizza due passeggiate e due incontri sul tema del nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Udine.
L’iniziativa è rivolta ai soci e non solo, con l’intento di ricevere utili indicazioni e proposte da consegnare al Comune per il nuovo Piano.
L’iniziativa si articola in due “passeggiate” guidate, una in centro storico e una nel PEEP Est (Quartiere Aurora) ed in due incontri tematici, uno sui rifiuti ed uno sui trasporti.

sabato 11 settembre 2010

Gruppo di Lavoro sul PRGC

E' stato istituito un gruppo di lavoro che seguirà la formazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunale di Udine.
Il gruppo intende avviare un lavoro di studio, analisi e proposte (partendo oltre che dal patrimonio di conoscenze e dalle varie attività del Circolo anche dalle direttive per il Piano già approvate dal Consiglio comunale) e contribuire al lavoro collettivo di partecipazione della popolazione e dei vari portatori di interesse già avviato dall’assessorato competente, nell’ambito dell’attività di Agenda 21.